#Cento di questi anni
Le cronache da Lugano, sui giornali del 22 luglio di cento anni fa, riferiscono della decisione presa, a larga maggioranza, dal Consiglio comunale di asfaltare via Nassa. Gazzetta ticinese il 20 luglio scrive: «Domani sera il Consiglio comunale sarà chiamato ad esprimere il suo parere sull’opportunità o meno di eseguire la pavimentazione in asfalto della via Nassa. Già da parecchi mesi questa importante arteria della viabilità cittadina sta in attesa d’essere pavimentata ed è sperabile che domani la questione sarà finalmente risolta e che presto incomincino i lavori onde per il prossimo inverno non si abbia l’inconveniente d’una via sudicia e fangosa, come l’abbiamo avuta l’inverno scorso».
Fino a qualche mese prima non si pensava all’asfalto. Infatti, come leggiamo su Popolo e Libertà del 19 luglio, «prima idea della Municipalità era stata quella di pavimentare la via Nassa col porfido proveniente dalle cave di Carona della ditta Arrigoni e Dindo. Il Consiglio comunale aveva già dato la sua adesione e la Municipalità stretto il contratto colla ditta. Senonché quando furono presentati i primi blocchi di porfido si constatò che gli stessi non corrispondevano al campione. Sollecitata a fornire il materiale per l’epoca stabilita la ditta rispondeva chiedendo una dilazione. A scarico di ogni responsabilità, la Municipalità si presentava davanti al Consiglio comunale con un messaggio speciale nel quale veniva prospettata la situazione e si dimostrava la necessità di rompere il contratto, proponendo che la pavimentazione non fosse più fatta col porfido. Il Consiglio comunale autorizzava a denunciare il contratto con la ditta Arrigoni e Dindo e l’invitava a presentare un preventivo di spesa per la pavimentazione in asfalto della via Nassa».
L’iter procede veloce e già il 13 luglio una risoluzione informa che «è aperto il concorso per la pavimentazione di via Nassa in asfalto e in base al Capitolato deposto presso l’Ufficio tecnico. Scadenza 27 luglio 1922». Il Municipio fa sapere che la spesa per questo lavoro si aggirerà sui 45mila franchi e che la pavimentazione in porfido ne sarebbe costata 42mila. Essendo poi previsti sussidi da parte della Confederazione e contributi privati, l’onere effettivo che dovrà sopportare il Comune per la pavimentazione in asfalto sarà ridotto a circa 20mila franchi.
Popolo e Libertà il 29 luglio scrive che «sono cominciati i lavori per la pavimentazione della via Nassa sul tratto prospiciente il palazzo vescovile. Era tempo». Anche Gazzetta ticinese, il 4 agosto, si rallegra per l’inizio del cantiere. «Uno dei tanti vantaggi offerti dalla nuova pavimentazione è la costruzione o meglio l’ampliazione dei marciapiedi che, in una contrada così stretta, serviranno a proteggere i pedoni dagli inesperti conduttori di veicoli d’ogni specie. La via Nassa è sempre stata la principale arteria commerciale della città ed il traffico vi aumenterà quando sarà in asfalto. Così la via Nassa con la nuova pavimentazione diventerà la più frequentata di Lugano non solo di giorno ma anche di notte, se l’autorità competente si deciderà una buona volta ad illuminarla convenientemente specie sotto i portici, parte dei quali sono, oggi, diventati delle vere bocche di lupo».
Il 9 agosto Popolo e Libertà rileva che «i lavori per la pavimentazione di questa arteria sono stati affidati alla Ditta Bizzozzero e Bettosini, specialisti in materia. Le pavimentazioni in asfalto della città di La Chaux-deFonds sono opera di questa ditta. Il Comune dando mano a questi lavori compie anche un’opera umanitaria. Sono infatti più di 100 gli operai che lavorano sotto la squadra comunale. Si tratta nella maggior parte dei casi di disoccupati che per un certo tempo si vedono assicurato il pane quotidiano». Un lavoro importante, quindi, ma anche un’attenzione sociale da parte del Comune.
Fonte: La Rivista di Lugano